La videoarte di Yearbook a Vicenza
ARType nasce dal desiderio di sondare alcuni archetipi dellimmaginario contemporaneo, elementi primordiali della cultura umana esplorati attraverso lo sguardo dellarte. Il neologismo a cui si ispira il titolo di questa mostra è dato infatti dallaccostamento dei termini arte e archetipi, nella loro variante anglofona, con la convinzione che il linguaggio sperimentale del video dartista rappresenti una via daccesso privilegiata per osservare la complessità degli assetti antropologi nel mondo doggi.
La mostra è promossa dal Comune di Vicenza - Assessorato alla Crescita e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, realizzata in collaborazione con l'Università di Bologna - Videoart Yearbook, e con il contributo di AIM Energy.
I curatori Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle università di Bologna, Padova e Venezia hanno selezionato per questa mostra le opere di trentasei artisti italiani contemporanei, raggruppandole in sei archetipi, sei ambienti immersivi di proiezione allestiti nel prestigioso spazio palladiano: il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il sé.
Lidea di archetipo, che abbraccia trasversalmente lintera storia del sapere umano, dalla tradizione classica alle scienze umanistiche novecentesche, assume nel mondo dellarte una valenza simbolica di proporzioni ancora maggiori, che attraverso lintervento dellartista traspare nella sua accezione mondana. Le forme archetipali dellesistenza umana plasmano infatti, in maniera tacita e sommessa, le sfere dellordinario; condizionano le abitudini, influenzano gli atteggiamenti, i piccoli gesti quotidiani. E tutto ciò accade perché gli archetipi sono forme originali arché/týpos , manifestazioni ancestrali dellimmaginario simbolico, espressioni dellinconscio collettivo radicate negli spazi reconditi del sé, che reiterano se stesse, allinfinito.
Destino dellarte è infrangere questa monotona sequenza. Gli artisti, da sempre, si sono fatti interpreti di una visione; e a ciò non si sottrae quellampia compagine di sperimentatori dalle belle pensate che opera attraverso il linguaggio del video, il mezzo espressivo che per vocazione tende a scardinare i meccanismi ordinari dellassuefazione visiva.
Le opere in mostra aspirano dunque a tracciare una mappa antropologica dellimmaginario contemporaneo, svelare alcuni tratti dellinconscio visivo, evocare le esperienze primordiali dellesistenza umana per riscoprire, in un mondo affollato di immagini, lirresistibile fascino degli archetipi.
Gli artisti: Rebecca Agnes, Karin Andersen, Sergia Avveduti, Bianco Valente, Basmati, Riccardo Benassi, Filippo Berta, Davide Bertocchi, Botto & Bruno, Enrico Bressan, Alessandra Caccia, Stefano Cagol, Silvia Camporesi, T-Yong Chung, Luca Coclite, Audrey Coïaniz, Michael Fliri, Michela Formenti, Aldo Giannotti & Markus Hofer, Kensuke Koike, Giovanni Kronenberg, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Virginia Mori, Bruno Muzzolini, Massimiliano Nazzi, Christian Niccoli, Gabriele Picco, Giovanna Ricotta, Donato Sansone, Angelo Sarleti, Natalia Saurin, Danilo Torre, Virgilio Villoresi, Debora Vrizzi, Diego Zuelli.
Archetipi della videoarte: trentasei artisti italiani contemporanei
A cura di Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari
Vicenza, Basilica Palladiana 20 luglio / 25 agosto 2013
Inaugurazione: sabato 20 luglio 2013, ore 18
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